Che cosa vuol dire "fare didattica"? Esiste un metodo di apprendimento adatto a tutte/i? Cosa si nasconde dietro alla capacità di insegnare?
Sono queste le domande che danno vita allo spettacolo che Camilla Fiorello - dottoranda in didattica dell'apprendimento - e Maura Pettorruso - regista e drammaturga - hanno ideato e costruito.Partendo dalla storia personale di Camilla, il monologo si insinua nei sogni e nelle speranze di una giovane studentessa, nei suoi fallimenti e nelle sue scoperte e rinascite.
Il percorso di Camilla parte da incontri, da altre storie che si intersecano alla sua, dalla ricerca costante di trovare un proprio senso nel mondo della scienza. Una scienza che pare scontrosa all'inizio, che le darà filo da torcere, ma che l'aiuterà infine a comprendere qual era la strada che fin dall'inizio stava cercando: quella della didattica.
Tra un esame faticosamente passato, una visita al planetario, una foto con Alberto Angela, balli di gruppo e solidarietà sociale, Camilla si apre e ci svela la sua personale ricetta: dietro ad ogni fallimento si nasconde un portone da aprire. Una strada che parte da Torino e arriva fino a coronare il suo sogno: un dottorato di ricerca all'Università di Trento. Una storia individuale che si apre all'universale perché dietro il racconto di Camilla si celano domande, dubbi e paure che si nascondono in ognuno di noi.
Descrizione dell'allestimento scenico
L’allestimento dello spettacolo è volutamente agile, scarno. Nel centro troneggia un grande baule; a lato, uno schermo e un video proiettore.
Questo è quello che serve a Camilla Fiorello a dare vita alla sua storia, alla sua vita, a quel percorso che, da curiosa bambina di soli due anni, la porterà al dottorato.
Il linguaggio è ironico, a tratti buffo, a tratti profondo per disegnare gli alti e i bassi del suo viaggio nella Fisica.
Proiezioni stellari, musica techno, balli di gruppo, personaggi Disney e grandi scienziati/e si alternano per dare spazio al tempo che passa, alle cadute e rinascite della protagonista.
Camilla interpreta Camilla in questo delicato caleidoscopio di immagini e parole fino all’atto finale: quattro esperimenti di Fisica da fare con il pubblico in sala per toccare con mano la didattica partecipativa.
Camilla Fiorello: Laureata in fisica presso l'Università degli Studi di Torino e attualmente dottoranda in fisica presso il Laboratorio di Comunicazione delle Scienze Fisiche dell’Università degli Studi di Trento. Da sempre appassionata del mondo dell'educazione e della divulgazione scientifica, è stata responsabile del progetto educativo 'Il Villaggio che cresce' che ha l'obiettivo di contrastare la povertà educativa nella zona Ex-Moi, Torino. Nell'ambito scientifico ha lavorato come tutor didattica presso il 'Xké: Il laboratorio della curiosità', un centro per la didattica delle scienze, aperto alle scuole primarie e secondarie di primo grado, che offre alle classi esperienze e attività hands-on, a vocazione scientifica. Ha, inoltre, progettato e condotto dei laboratori didattici per scuole secondarie di primo grado su luce e gravità afferenti alla responsabilità scientifica e gestionale di INFN (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare Sezione di Torino) in collaborazione con 'Infini.To Planetario di Torino' nell'ambito del progetto 'TECHNE LAB | Percorso didattico Next-Land'.
Maura Pettorruso: Torinese di origine, si è formata alla scuola Teatranza Artedrama di Moncalieri, proseguendo poi il suo percorso con maestri della scena nazionale. Nel 2005 ha fondato lo Spazio Off di Trento, un piccolo teatro in cui esercita le professioni di attrice regista e drammaturga, e l'Associazione TrentoSpettacoli che si occupa di progetti territoriali e nazionali. Nel 2020 ha fondato la Compagnia Pequod, con cui ha iniziato un percorso tra nuova drammaturgia e sonorità musicali dal vivo.
