TEATRO
Le parole che non ho detto. Io, Nonno Dino e l’Alzheimer

Le parole che non ho detto. Io, Nonno Dino e l’Alzheimer

Spettacolo
Con: Luca Marchetti (Dipartimento di Biologia Cellulare, Computazionale e Integrata dell’Università di Trento).
Supporto drammaturgico e regia di: Andrea Brunello


Adulti/ragazzi 15 +
Lingua: Italiano

Tematiche: Neuroscienze,  Malattia, Alzheimer e Malattie Neurodegenerative


Ci sono dei momenti in cui vorremmo poter reagire in maniera intelligente, ma non ne siamo capaci, non abbiamo la prontezza di spirito per farlo e così perdiamo l'attimo giusto. Luca Marchetti conosce molto bene questa situazione e ci racconta di quella volta che avrebbe voluto dire qualche cosa di importante a nonno Dino, ma non riuscì a emettere neanche una parola. Questo fatto ha poi ispirato il suo percorso scientifico avviando una attività di ricerca finalizzata allo sviluppo di modelli predittivi nel campo delle malattie neurodegenerative. Ancora oggi, Luca è alla ricerca delle parole giuste da dire a suo nonno.

Luca Marchetti ha conseguito il dottorato di ricerca in Informatica presso l'Università degli Studi di Verona ed è inizialmente approdato in Trentino presso la Fondazione The Microsoft Research - Centre for Computational and Systems Biology (COSBI), dove ha supervisionato le attività del gruppo di Biologia Computazionale. Attualmente è Professore Associato e Responsabile del Laboratorio di Modellistica Computazionale presso il Dipartimento CIBIO dell'Università di Trento. Svolge anche il ruolo di Editor Associato per le riviste internazionali Heliyon, sezione Bioinformatics and Computational Biology, Frontiers in Molecular Biosciences, sezione Molecular Diagnostics and Therapeutics e Frontiers in Applied Mathematics and Statistics, sezione Optimization. I suoi interessi di ricerca si focalizzano sulla biologia computazionale dei sistemi sviluppando tecniche per la descrizione matematica e la modellazione di fenomeni biologici, con particolare attenzione alle alterazioni fisiologiche che portano alle malattie umane. È coautore di un libro di testo sugli algoritmi di simulazione di modelli matematici di sistemi biologici e di oltre 50 articoli scientifici su riviste, libri e atti di conferenze internazionali.



APPROFONDIMENTI:

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PROGETTO 

A gennaio è partito il
primo percorso formativo "Amici delle persone con demenza" che vede coinvolti numerosi licei e istituti superiori del territorio trentino.

Il percorso, promosso dal Dipartimento Politiche Sociali e dal Dipartimento Istruzione e Cultura della Provincia Autonoma di Trento, in collaborazione con il tavolo provinciale demenze, si inserisce nelle azioni previste dai piani triennali delle comunità di valle, per la realizzazione delle
comunità amiche delle persone con demenza approvati nel 2023.

Dedicato a 21 classi di 9 istituti superiori trentini, il percorso articolato sia in moduli tematici di approfondimento che esperienziali, sta coinvolgendo operatori sanitari e sociali della rete a sostegno dei malati e delle loro famiglie.
Anche noi di Arditodesìo stiamo partecipando a questa progettualità, con la figura del formatore teatrale e attore Paolo Vicentini, che si sta occupando dell’ideazione e conduzione di un modulo di pedagogia del teatro.

Il teatro ha il potere di facilitare la comprensione di emozioni e pensieri altrui, di trasmetterne il sentire, allenando dunque all’empatia. Gli studenti e le studentesse che stanno partecipando al progetto sono quindi chiamati ad avvicinare gli aspetti emotivi legati alle demenze, per far sì che possano comprendere in maniera profonda la realtà vissuta dalle persone che vivono questa condizione così difficile.

Per conoscere di più sul percorso formativo si legga il
comunicato stampa.    


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